Quante conversioni a San Vittorino per opera di Padre Gino Burresi.
Chissà a quante persone la salita al Santuario Nostra Signora di Fatima di San Vittorino ha cambiato la vita.
Anche sotto le vacanze di Natale, quando lui trascorreva quel periodo a Montignoso, mai si allontanava con lo spirito da quel luogo santo, da dove durante il resto dell'anno irradiava la luce di Cristo.
Ma anche adesso, si avverte la sua presenza in quel Santuario.
Non lo ha mai abbandonato, nemmeno con la nascita dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, di cui egli fu il fondatore.
E come potrebbe abbandonare la sua creatura, ideata per divulgare nel mondo intero la devozione a Maria.
E' stata la Madonna a sostenerlo sotto la Croce, portata nei lunghi decenni di isolamento, al quale lo condannò la Chiesa.
Chiesa Madre o Chiesa Matrigna, sempre Chiesa è, cui Padre Gino Burresi si è consacrato con tutto il suo amore, la sua comprensione e il suo desiderio di ritornare a servirla.
Nel passaggio da suo figlio prediletto a figlio reietto, non ha mai cessato di amarla, arrivando a perdonarle i suoi sbagli, la sua mancanza di maternità.
Nel dispensare la Misericordia, Papa Francesco si è dimenticato di usarla anche verso Padre Gino Burresi.
Per Padre Gino è stata applicata la più severa Giustizia fino alla data della sua morte ed anche oltre, non essendo stato ancora riabilitato.
Ma le testimonianze che ci giungono su Padre Gino puntano proprio su questo: affrettare la sua riabilitazione.
Dal venite adoriamo del Natale scaturisce quindi il venite testimoniamo per Padre Gino Burresi.
Non è un atto dovuto, perché ciascuno ha la libertà delle sue azioni, ma è un atto di riconoscenza raccomandato a tutti coloro che da Padre Gino Burresi hanno ricevuto solo del Bene.
Riccardo Fontana