Cari lettori, quando frequentavo San Vittorino e mi sentivo attratto verso la vita sacerdotale, dopo qualche colloquio, Padre Gino mi fece capire che quella non era la mia strada ed io ho sofferto tanto di non essere fra i chiamati.
Però, se devo essere sincero, ciò che mi attraeva non era tanto l'essere sacerdote, quanto poter stare in quel luogo assieme a lui.
In sostanza ero io ad aver bisogno di Padre Gino.
Ora tutto si è rovesciato : Padre Gino ha bisogno di me, ha bisogno di noi.
Non importa se siamo peccatori, pieni di problemi psichici, di manie, o se siamo squilibrati.
Basta che abbiamo il coraggio di aiutarlo, esponendoci ai rischi e ai pericoli che può correre colui che vuole difendere chi è ormai già bollato dalla società a seguito di una condanna pubblica.
Gesù mi chiama per aiutare un fratello bisognoso e a Gesù poco importa se io sia degno del Paradiso oppure no.
Mi vuole come sono, proprio perché in virtù di quello che sono, pazzo, folle, squilibrato, trovo il coraggio di essere me stesso, senza aver paura delle conseguenze delle mie azioni.
Firmiamo per la riabilitazione di Padre Gino Burresi da parte di Papa Benedetto XVI.
Diamo al Papa, attraverso la nostra adesione, il coraggio di fare un'azione folle e cioè di perdonare, come perdona Nostro Signore.
Riccardo
www.youtube.com/watch?v=1-kIzoGSKwE21 feb 2011 - 4 min - Caricato da SailorLovecle |