Caro Gino, i miei blog nelsegnodizarri e nelsegnodipadreginosantuariodimontignoso sono come campi, dove io getto la semenza della misericordia, del perdono, della comprensione, della maternità di Dio. Sto seminando per te, affinchè tu possa raccogliere i frutti.
Innaffiali con la tua preghiera, invoca su di essi le benedizioni divine nella tua messa quotidiana e solitaria.
Io ti sono accanto a versarti l'acqua ed il vino nel calice.
Comunichiamoci al Corpo di Cristo.
Ma tu restituiscimi sempre l'eco dei miei pensieri.
Caro Gino, spero che Gesù chiami altri operai per lavorare in questi nostri campi, per darci una mano, affinché la tua sofferenza abbia finalmente fine.
Riccardo
Testo della canzone Il Mantello E La Spiga di Franco Battiato
ALBUM: Gommalacca (1998)
Tutte le canzoni di Franco Battiato
Sotto l'ombra sospiravi
pastore di ombre e di sotterranei segreti
parlavi di una vita trascorsa.
Come sempre le foglie cadono d'autunno.
Intona i canti dei veggenti
cedi alla saggezza
alle scintille di fuochi ormai spenti,
regolati alle temperature e alle frescure delle notti:
lascia tutto e seguiti.
Guarda le distese dei campi, perditi in essi
e non chiedere altro.
Lasci un'orma attraverso cui tu stesso
ti segui nel tempo e ti riconosci.
Correvi con la biga nei circhi.
E fosti pure un'ape delicata,
il gentile mantello che coprì le spalle di qualcuno.
Lascia tutto e seguiti.
I tuoi occhi dunque trascorrono svagati
ed ozi come una spiga.
Come sempre le foglie cadono d'autunno.