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Monday 23 january 2012 1 23 /01 /Gen /2012 17:39
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Il Santuario della Madonna di Fatima,allora,non era ancora completato.
Ho incontrato Padre Gino,quando ancora era Fratel Gino,e nel parlare con Lui,chiedendogli un parere su un ragazzo con cui allora ero fidanzata,ma su cui avevo dei dubbi,mi diede una risposta,precisando un particolare di quel ragazzo,senza che io gliene avessi fornito alcuna informazione.
Sono tornata molte volte al Santuario,anche con i miei genitori,con miei amici.
Ho visto nascere l'Ordine delle suore Oblate di Maria vergine,ordine fondato dal Padre.
Ho scritto a Padre Gino, quando aspettavo il mio primo figlio e le sue risposte erano limpide e pure,come la sua anima.
Padre Gino aveva le stimmate,che celava sotto mezzi guanti,era burbero quando occorreva,ti leggeva nell'anima quando ti confessava.
Una volta, al momento di uscire dalla stanza dove Lui mi aveva appena confessato,sono stata investita da un intenso,quanto delicatissimo profumo di rose,che velocemente ha inondato tutta la stanza.E li' rose non ce n'erano!
Non credo ad una parola delle accuse che gli sono state fatte.
Considerando che anche Padre Pio fu accusato a torto di intrattenere corrispondenza licenziosa con donne cui scriveva,e considerando che la spiritualità,i carismi,le stimmate di Padre Gino,tanto somigliano a quanto aveva Padre Pio,non mi meraviglia che Padre Gino sia stato accusato di colpe non commesse.
Sono e sarò daccordo con chiunqe operi perchè avvenga una riabilitazione,(se così si puo' dire!) totale di Padre Gino Burresi e sono pronta a mostrare, a chiunque abbia titolo, le lettere di cui sono ancora in possesso.
Silvia Cinelli